A Torino le persone transgender e
non binarie potranno avere la tessera per i mezzi pubblici Gtt
con identità alias, utilizzando il nome d'elezione,
corrispondente alla propria identità di genere, quando è diverso
da quello anagrafico. È la novità che sarà introdotta, in via
sperimentale con validità di due anni, dall'8 aprile e in vista
della sua attivazione il servizio Lgbt della Città farà una
formazione specifica ad oltre 140 persone tra assistenti alla
clientela Gtt, personale della ditta Holacheck che effettua il
controllo dei titoli di viaggio e personale scelto del centro
servizi alla clientela.
"Il progetto - spiega l'assessore ai Diritti, Jacopo
Rosatelli - ha lo scopo di evitare che le persone in percorso di
affermazione di genere con documenti di riconoscimento non
corrispondenti con la propria identità di genere, in caso di
controlli debbano trovarsi in situazioni di imbarazzo che
possono danneggiare la dignità personale, fino a scoraggiare
l'utilizzo del trasporto pubblico. Dare alle persone transgender
e non binarie la possibilità di viaggiare con il nome d'elezione
- aggiunge - rappresenta un passo avanti nella strada dei
diritti per l'autodeterminazione di genere". La tessera è
regolata da un accordo di riservatezza, senza necessità di
documentazione medica a supporto della domanda, ed è valida solo
se abbinata a una tessera Bip al cui interno è caricato un
abbonamento valido.
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