"Più verde e meno cemento". È
questo lo slogan che recita lo striscione che alcuni attivisti
di alcuni comitati cittadini hanno esibito nel corso della
presentazione di Tek, il nuovo distretto tecnologico di Bologna,
al cinema Modernissimo.
"Il progetto della città di Bologna prevede l'allargamento di
infrastrutture, che certamente possono essere utili, ma l'idea è
farla diventare tutta cemento e niente verde", spiegano
Nicoletta Rocca, Simonetta Frabboni e Dante Regazzi.
"Si parla tanto di cambiamenti climatici - aggiungono - ma
sono figli di questo paradigma, se non si cambia continueremo a
subirli". Anche l'alluvione di maggio in Emilia-Romagna, per gli
attivisti, è frutto di questo stravolgimento. "A Bologna
assistiamo a un continuo taglio di alberi, quasi 8mila, e 30
parchi sono stati chiusi, mentre è già pronto il progetto del
raddoppio della tangenziale dell'autostrada. Bologna sta
diventando una colata di cemento", concludono gli attivisti che
chiedono all'amministrazione comunale di riceverli e ascoltarli.
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