Il giorno dopo l'audizione del
procuratore Raffaele Cantone agli organismi parlamentari sugli
accessi abusivi alle banche dati dell'antimafia, nell'Ufficio
giudiziario di Perugia si avverte un clima di ancora maggiore
riservatezza. Assente per altri impegni lo stesso procuratore.
Il quale, raggiunto dall'ANSA, spiega con cortesia e fermezza di
"non poter e voler aggiungere altro a quanto emerso".
"Dopo aver parlato nelle sedi istituzionali - sottolinea
ancora Cantone - adesso bisogna ritornare nell'ombra e lavorare.
Come è accaduto in questi mesi in cui abbiamo fatto tanta
attività senza che nessuno abbia saputo niente".
L'obiettivo dei magistrati sembra quindi essere chiaro. Far
abbassare il clamore mediatico sull'inchiesta che ruota intorno
a Pasquale Striano e Antonio Laudati e lavorare spediti per fare
piena luce su un'indagine che sembra dover ancora svelare molti
e delicati aspetti.
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