/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dice di essere incinta e la licenziano, 'è stata discriminata'

Dice di essere incinta e la licenziano, 'è stata discriminata'

Il tribunale di Brindisi accoglie il ricorso di una 38enne

BRINDISI, 07 marzo 2024, 13:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La giudice del lavoro del tribunale di Brindisi, Gabriella Puzzovio, ha accertato la "natura discriminatoria" del licenziamento di una 38enne educatrice di Brindisi, Giorgia Marinò, mandata via da una cooperativa due giorni dopo aver comunicato di essere incinta.
    La cooperativa, dopo il ricorso della 38enne, è stata condannata al risarcimento del danno in favore della lavoratrice per 13mila euro. La donna, difesa dagli avvocati Marco Paladini e Ornella Bruno Stamerra, era stata assunta con un contratto a tempo determinato di un anno il 7 febbraio del 2020. Prima che si concludesse il periodo di prova di 60 giorni - si legge nella sentenza di primo grado - il 30 marzo la 38enne aveva comunicato alla coordinatrice il proprio stato di gravidanza, chiedendo di essere esonerata dai turni notturni, come previsto dalla normativa. Due giorni dopo, però, fu licenziata.
    La giudice, esaurita la fase istruttoria, ha ritenuto fondate le ragioni della lavoratrice perchè "sono emersi i fattori di discriminazione essendo stato provato a monte che il datore di lavoro fosse a conoscenza dello stato di gravidanza e non vi fossero valide ragioni giustificative del recesso".
    La lavoratrice ha voluto rendere pubblica la vicenda, spiegano in una nota i legali Marco Paladini e Ornella Bruno Stamerra, "per supportare, aiutare, e coinvolgere tutte quelle donne che si trovano discriminate sul posto di lavoro. Ciò che ha turbato di più la signora Marinò è il ruolo attivo assunto dalla coordinatrice nell'aver mandato a casa un'altra donna solo perchè è in dolce attesa".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza