'È una vicenda molto seria e molto
grave, con aspetti inquietanti, se ci sono funzionari dello
Stato che fanno uso distorto delle informazioni, va capito
perché. Ma la cautela è d'obbligo". Così il ministro
dell'Interno, Matteo Piantedosi a 'Di Bella sul 28', condotto da
Antonio Di Bella su Tv2000, sulla vicenda dossier. "I
giornalisti si stanno difendendo dicendo che stavano facendo il
loro lavoro, gran parte delle persone osservate erano di una
certa compagine politica, va capito se c'era qualcuno che
orientava questo. Il vero tema è capire se era solo attività di
cessione di informazione o c'era un disegno più generale", ha
aggiunto.
Quanto agli incidenti e alle manganellate alla manifestazione
di Pisa per Piantedosi "abbiamo manifestato propensione a
difendere il ruolo delle forze di polizia, perché si deve
comprendere la complessità di questo lavoro ma senza che ci
siano sacche di impunità, gli stessi agenti impegnati
nell'operazione hanno fornito le loro generalità. Ci sono
elementi per avere fiducia, senza estremismi ideologici che non
farebbero bene".
E a Ferruccio De Bortoli che lo sollecitava ad andare nelle
scuole di Pisa, il ministro ha risposto: "Se c'è un modo per
ricostituire un collegamento con i ragazzi protagonisti di
quella protesta? Non so in che forme, non so in che modalità
dovessero poterlo volere anche loro, la riposta è assolutamente
si. Ogni disponibilità perché credo sia conveniente per tutti. È
importante che diamo tutti una disponibilità all'abbassamento
dei toni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA