"Non avrei mai neanche immaginato
di portare via la vita a una persona, ma preferisco portarla via
a quel c. prima che lui porti via l'unica ragione della mia
vita, cioè mia madre. Chi troverà questo scritto capirà, o io
sarò morta, o sarà morto lui. Ho paura che i miei fratelli
maschi copino il comportamento di mio padre. Io amo la famiglia,
è la mia vita, io non so come farò senza". Lo ha scritto Makka
Sulaev, non ancora 19 anni, in quattro fogli sequestrati dai
carabinieri durante la perquisizione nell'abitazione della
famiglia di origine cecena, dopo che venerdì pomeriggio la
giovane ha ucciso il padre, Akhyad Sulaev, 50 anni. Lo riporta
il quotidiano La Stampa.
Dopo i colpi, uno alla schiena e un altro all'addome, con un
coltello da cucina di 30 centimetri, viene riportato, l'uomo
aveva cercato invano di tamponare la ferita con una maglietta.
"Non avevo mai osato affrontare mio padre, né oppormi a lui. Ma
i maltrattamenti duravano da tempo, perché fanno parte della sua
cultura, al modo di intendere i rapporti con le donne" ha detto
la ragazza, che ha pianto più volte l'altro ieri di fronte al
giudice che le ha evitato il carcere, lasciandola ai domiciliari
nella comunità protetta dov'era stata portata subito dopo
l'accaduto.
A fare scattare la paura per Makka sarebbe stato un messaggio
del padre alla mamma: "Quando vengo a casa ti uccido, come ti
permetti", in risposta ai rimproveri della donna per essersi
licenziato, creando problemi economici in famiglia. E più tardi:
"Tuo padre è furioso" scrive ancora la donna alla figlia
maggiore dei quattro, un'altra ragazza, 14 anni, e due maschi,
12 e 13 anni. "A volte - scrive allora in quelle quattro pagine
Makka - prende mia madre la trascina di fronte ai miei fratelli
maschi e insegna loro come si tratta una donna. Quando la vostra
moglie vi risponderà o si comporterà male dovrete prenderla
così, come fa papà. Io non ce la faccio più e lo ammazzerò. Lui
ci impedisce qualsiasi libertà di movimento e di relazioni.
Maschi tossici, mi fate schifo e siete la rovina di tutto e il
motivo per il quale il mondo va a puttane" è l'ultima frase, a
caratteri maiuscoli.
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