A 12 anni dal
disastro della Costa Concordia, il 13 gennaio 2012, vengono di
nuovo ammesse la navigazione e la balneazione sopra i fondali
dell'isola del Giglio dove per anni è rimasta incagliata e
semirovesciata la nave. Lo ha stabilito una ordinanza
dell'Ufficio Circondariale Marittimo del Giglio che recepisce
un'istanza dell'1 gennaio di Osservatorio di Monitoraggio
dell'isola, Ispra e Arpat per il ripristino, la ricostituzione e
la stabilizzazione degli habitat marini dopo che l'area venne
occupata dal cantiere per la rimozione della nave.
Adesso i divieti sono stati ridimensionati. Dunque, sarà
consentito il transito di unità navali e la balneazione -
attività che non rappresentano elementi di rischio per i
fondali marini - mentre resta vietato fino al marzo 2029,
"ancorare e sostare con qualunque unità navale, sia da diporto
che ad uso professionale, indipendentemente dalle dimensioni,
svolgere attività di pesca professionale e sportiva ed
effettuare immersioni subacquee". L'area è quella sotto costa
che va da Cala Ficaiaccia a Punta del Lazzaretto.
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