"E' indiscutibile che in un modo o
nell'altro il delitto possa fare riferimento al mondo di Azouz,
che è un fatto nuovo". Il mondo è quello dello spaccio. Lo ha
spiegato uno dei legali di Azouz Marzouk. Luca D'Auria in una
pausa dell'udienza che si sta svolgendo a Brescia per decidere
sull'istanza dei legali di riaprire il processo sulla strage,
avvenuta l'11 dicembre 2006, chiuso con la condanna
all'ergastolo dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. "E' qui
per capire. È qui per capire come vittima, come uno che cerca la
verità ed è molto scosso".
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