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Aosta, operatori Pronto soccorso: "Noi vittime dell'odio social"

Aosta, operatori Pronto soccorso: "Noi vittime dell'odio social"

Lettera aperta: "Le notizie false incidono sul nostro lavoro"

AOSTA, 01 marzo 2024, 09:14

Redazione ANSA

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"La disinformazione diffusa su ciò che realmente accade nel Pronto soccorso, nonché gli attacchi verso di noi provenienti dagli 'haters' sui social media": è quanto denunciano gli operatori del reparto dell'ospedale regionale Parini di Aosta in una lettera aperta rivolta a "tutti, cittadini, professionisti dell'informazione, esponenti pubblici e politici".
    "Purtroppo, negli ultimi tempi, siamo stati oggetto - spiegano amministrativi, oss, infermieri e medici - di una serie di aggressioni verbali sui social media (tutte documentate). Si tratta di comportamenti inaccettabili sia da parte di chi esplicitamente denigra e insulta, sia da parte di chi, non moderando la discussione e, anzi, in qualche modo istigando all'odio, contribuisce ad alimentare disinformazione e restituisce una immagine assolutamente distorta della realtà".
    In questo senso "la diffusione di notizie non veritiere ha un impatto significativo sulla percezione pubblica del lavoro di tutti noi operatori sanitari e sul nostro morale, alimenta un clima di ostilità e interferisce con il nostro impegno quotidiano e con l'intero sistema dell'assistenza sanitaria".
    Quindi, "in un momento in cui il Servizio sanitario pubblico è in forte difficoltà in tutto il Paese, minarne attraverso azioni mirate e dolose la credibilità ci sembra sconsiderato e irresponsabile perché distrugge il rapporto di fiducia tra gli utenti/pazienti e gli operatori che se ne prendono cura e arreca un danno gravissimo che ricade su entrambi".
   

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