Quarantadue giorni: questa la
tempistica dalla richiesta di suicidio medicalmente assistito
per i pazienti dell'Emilia-Romagna. È l'iter indicato nelle
istruzioni tecnico-operative che l'Assessorato alla Salute ha
inviato alle aziende sanitarie regionali a inizio febbraio. Il
percorso sarà "operativo" entro il 25 marzo: le Aziende
sanitarie hanno 45 giorni di tempo (dal 9 febbraio, data della
determina) per costituire le cosiddette Commissioni di
valutazione di Area Vasta che sono preposte alla verifica dei
requisiti e delle modalità di applicazione della sentenza
n.242/2019 della Corte Costituzionale.
Il percorso regionale per il fine vita prevede i seguenti
passaggi: il primo, la richiesta di suicidio medicalmente
assistito deve essere inviata alla Direzione sanitaria di una
Ausl - con allegata la documentazione sanitaria necessaria per
la valutazione del caso - che ha tre giorni di tempo per
trasmetterla alla Commissione di valutazione di Area Vasta.
Questa deve effettuare una prima visita, valutare la legittimità
della richiesta alla luce dei requisiti della sentenza della
Corte costituzionale e ha 20 giorni di tempo per concludere
l'istruttoria e inviarla al Corec, il Comitato regionale per
l'etica nella clinica. Per questo ruolo è stato designato il
Comitato per l'etica nella clinica già operante presso l'Ausl
Irccs di Reggio Emilia dove era nato come esperimento nel 2020
come organismo con funzioni ad hoc per questioni etiche rispetto
agli esistenti Comitati etici territoriali.
Il Corec a sua volta ha 7 giorni di tempo per esprimere
parere, obbligatorio ma non vincolante. Con questo parere la
Commissione di valutazione redige la sua relazione conclusiva
che va trasmessa entro 5 giorni al paziente o suo delegato e al
direttore dell'Asl di competenza.
In caso di parere favorevole la procedura va eseguita - con
personale adeguato individuato su base volontaria - entro e non
oltre 7 giorni dal ricevimento delle conclusioni della
Commissione.
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