Domani al tribunale Bologna si
discute il ricorso presentato dal padre di Vincent Plicchi, il
giovane che l'11 ottobre si è ucciso in diretta su TikTok: la
richiesta al giudice è di ordinare al social network, che finora
lo ha negato, di riaprire il profilo del 23enne e di fornire le
chat e le conversazioni.
L'ipotesi è che Plicchi, che era diventato una star di TikTok
vestendosi come un personaggio di un videogame, 'Inquisitor
Ghost', sia stato vittima di cyberbullismo. Aveva conosciuto una
ragazza online e, dopo che lei le aveva detto che era
maggiorenne, avevano cominciato a scambiarsi dei messaggi in
chat. La ragazza in realtà ne aveva 17 e in molti hanno iniziato
ad accusare il 23enne di pedofilia, con un'ondata di odio.
Attraverso l'accesso al profilo del figlio il padre,
assistito dall'avvocato Daniele Benfenati, spera di ottenere
ulteriori informazioni per ricostruire il contesto. L'udienza è
fissata domani al tribunale civile, ma il giudice
presumibilmente si prenderà tempo per decidere.
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