Un fiore mai visto è sbocciato in
montagna. Una campanula è stata scoperta nelle Prealpi
Bergamasche da un gruppo di ricerca coordinato dall'Università
degli Studi di Milano, insieme all'Università di Siena e al
gruppo Flora Alpina Bergamasca.
Si tratta della Campanula bergomensis, la cui caratteristica
è che cresce in ambienti molto particolari su conoidi detritici
carbonatici di bassa quota e che si trova solo in poche valli
nei pressi della cittadina di Clusone (Bergamo).
"Questa scoperta - aggiunge Marco Caccianiga, docente di
Botanica del Dipartimento di Bioscienze dell'Università Statale
di Milano e coordinatore della ricerca - dimostra come la
biodiversità italiana riservi ancora molte sorprese e che le
conoscenze sulla nostra flora e fauna siano tutt'altro che
complete, oltre a confermare la straordinaria ricchezza
floristica delle zone prealpine".
Gli studiosi hanno trovato delle affinità con Campanula
cespitosa, che fiorisce sulle Alpi orientali in Italia, Austria
e Slovenia. Ma attraverso analisi genetiche, morfologiche e
palinologiche, hanno visto che le due specie sono in realtà ben
distinte e che Campanula bergomensis rappresenta un'entità
autonoma rispetto alle campanule conosciute.
Alcuni esemplari della nuova specie sono stati cresciuti da
seme e ora sono in coltivazione all'Orto Botanico Città Studi
della Statale di Milano. Lo studio è stato pubblicato sulla
rivista internazionale Phytotaxa. La specie, spiega Barbara
Valle, ricercatrice dell'Università di Siena e prima firmataria
dell'articolo, "ha un areale limitato ed è gravemente minacciata
dalle attività umane. È quindi urgente adottare delle misure di
protezione e conservazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA