E' stato convalidato, al termine
dell'interrogatorio di garanzia, il fermo del 17enne accusato di
aver ucciso a coltellate in un bosco un uomo 39enne di origini
albanesi Bledar Dedja. Il gip ha disposto la misura cautelare in
carcere per il giovane. Secondo quanto si è appreso, l'indagato
avrebbe fatto alcune ammissioni rispetto ai fatti contestati
che, dalle prime risultanze d''indagine, si inserirebbero in un
contesto di prostituzione. Il 17enne, residente nella zona del
Grappa, e il 39enne si erano messaggiati al telefono il 20
gennaio scorso per darsi appuntamento proprio nel boschetto di
Paderno (Treviso), dove poi è stato trovato il corpo di Dedja,
massacrato dai fendenti. Il ragazzo, fermato dagli investigatori
il 23 febbraio scorso, sarebbe stato ripreso da alcune
videocamere di sorveglianza mentre saliva nell'auto della
vittima e, poco più tardi, da solo, mentre faceva l'autostop per
un passaggio. In seguito si era anche presentato al pronto
soccorso per farsi medicare una ferita, probabilmente dovuta ad
un contatto con la stessa lama usata per il delitto, un coltello
da cucina. A condurre gli investigatori nella casa del 17enne
erano stati infine i confronti del Dna eseguiti sui reperti
biologici recuperati sul posto.
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