Gli accertamenti fatti sugli scontri
di Pisa si sono concentrati sulla condotta della catena di
comando in servizio venerdì scorso, in base all'analisi dei
video già esaminati dai carabinieri. Secondo quanto appreso,
infatti, al centro delle valutazioni dell'autorità giudiziaria
c'è soprattutto questo aspetto, ossia di chi ha preso le
decisioni e in particolare per capire chi abbia dato l'ordine di
caricare con veemenza. Pur mantenendo il massimo riserbo sulla
vicenda, da ambienti giudiziari trapela la volontà di procedere
speditamente anche per ripristinare quanto prima un clima di
serenità in città dopo le polemiche.
Negli ultimi giorni, viene evidenziato, ci sono state
ripetute manifestazioni di solidarietà nei confronti degli
studenti, che hanno portato in piazza migliaia di cittadini che
hanno criticato aspramente l'operato delle forze dell'ordine.
Inoltre, secondo quanto si apprende, potrebbe essere convocato a
breve un vertice tra gli inquirenti per valutare a chi assegnare
le indagini. Da più parti si suggerisce che potrebbe essere la
stessa polizia ad andare a fondo per chiarire se vi siano stati
errori tecnici e operativi, o addirittura abusi nella gestione
dell'ordine pubblico. Del resto sono stati proprio i sindacati
Cgil, Cisl e Uil ieri a riferire che nell'incontro avuto sabato
scorso in prefettura con prefetto, questore e sindaco, oltre ai
comandanti di carabinieri e guardia di finanza, è stato lo
stesso questore ad ammettere "un problema di gestione della
piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, a suo
avviso causato dal fatto che non erano chiari gli obiettivi del
corteo".
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