(di Fabrizio Fois)
Sono passati sei anni: Giulia
Zedda è morta a 10 anni nel maggio del 2018 ma il suo desiderio
di regalare tutti i suoi giochi ai bambini bisognosi è ancora
vivo. Anzi è diventato un'associazione di volontariato impegnata
non solo su questo fronte, ma anche in tanti altri:
dall'assistenza dei bambini malati e genitori fuori dalla
Sardegna, al supporto sanitario e psicologico ai piccoli
pazienti sino all'acquisto di macchinari, poltrone letto e
persino un'ambulanza pediatrica con una culla speciale. L'idea
di Giulia è diventata realtà grazie a suo padre Alfio Zedda e
alla madre Eleonora Galia, alla quale proprio oggi è stata
conferita dal presidente Sergio Mattarella l'onorificenza al
Merito della Repubblica, che verrà consegnata al Quirinale il 20
marzo.
"Sono onorata ma devo dire che questo riconoscimento non è
solo per me perché non sono sola: c'è mio marito Alfio Zedda e
tutti i volontari, soci e componenti del direttivo
dell'associazione Il sogno di Giulia Odv - dice all'ANSA
Eleonora Galia - quando prenderò il premio sarò il
rappresentante di tutti loro perché senza gli altri non potrei
fare niente".
Dal 2018 a oggi quel progetto è cresciuto lanciando nuove
iniziative. "E' il caso di Un gancio in mezzo al cielo, che
sostiene i bambini e le famiglie che devono recarsi fuori dalla
Sardegna per le cure. Oppure "Fill'e anima" che raccoglie e
distribuisce, scarpe, abbigliamento libri e occhiali da vista ai
bambini che non se li possono comprare", ricorda la mamma di
Giulia. O il progetto "Attraverso le emozioni" col quale vengono
seguiti i fratelli dei bambini malati di tumori, Poi anche aiuti
economici e cure gratuite. E' cresciuta anche la sede: "dai 7
metri quadri della portineria dell'ex convitto ai 70 metri
quadri dell'attuale locale dove si trova tutto per i bambini da
0 a 14 anni".
"Ora vorremmo realizzare qualcosa di più - conclude Eleonora
Galia - Giulia amava gli animali ed era una brava pianista:
vorremmo organizzare una pet terapy e una borsa di studio per il
conservatorio". Non solo: "vorremmo riuscire a far curare i
bambini in Sardegna e magari realizzare anche un hospice per i
più piccoli".
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