Il Tribunale di Bari ha assolto
"perché il fatto non sussiste" dalle accuse di tentate lesioni
personali gravissime un 56enne che, pur essendo sieropositivo,
aveva avuto rapporti sessuali non protetti con una donna.
I giudici (presidente Marco Guida) hanno rilevato come
l'uomo, che all'epoca stava seguendo una terapia, si trovasse in
una condizione di "impossibilità di trasmissione del virus" e il
suo comportamento è stato definito "inidoneo" a infettare la
partner. "Il rischio di contagiare la partner - si legge nella
sentenza anticipata da alcuni giornali locali - era
sostanzialmente nullo", data la sua bassissima carica virale.
I fatti risalgono al 2018 quando i due, conoscenti da tanti anni
anche se residenti in regioni diverse, si incontrarono a Bari e
consumarono un rapporto non protetto. Solo la mattina successiva
l'uomo confidò di essere sieropositivo. La donna, quindi, si
precipitò al Policlinico di Bari, raccontò la vicenda e si
sottopose a profilassi.
Nel corso del processo, iniziato nel 2022, i consulenti
tecnici ascoltati in aula confermarono come, sulla base di uno
studio pubblicato nel 2017, l'approccio alla malattia fosse
"completamente cambiato". "I pazienti con carica virale negativa
- si legge nel provvedimento - non avevano capacità di
trasmettere l'infezione per via sessuale" e per questo, agli
stessi, "non veniva più consigliato l'utilizzo del preservativo
durante i rapporti sessuali".
"Gli atti posti in essere - scrivono ancora i giudici nelle
motivazioni - erano inidonei" a infettare la partner.
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