È durato circa quattro ore,
stamattina, il primo sopralluogo effettuato dai consulenti
nominati dalla Procura di Napoli nell'ambito delle indagini
sulle cause della voragine che all'alba di mercoledì scorso, 21
febbraio, ha inghiottito due vetture, una delle quali in
transito e con due giovani a bordo rimasti lievemente feriti. Ad
accompagnare i tecnici anche la titolare dell''indagine, il
sostituto procuratore Federica D'Amodio (VI sezione, coordinata
dal procuratore aggiunto Simona Di Monte), che ipotizza al
momento il reato di disastro colposo contro ignoti. Con il
magistrato e i consulenti anche il capitano Sergio Vaira,
comandante della compagnia Carabinieri Vomero.
Le ispezioni, finalizzate a individuare eventuali profili di
responsabilità, hanno riguardato, oltre che la voragine, che nel
frattempo è stata cinturata, il bed and breakfast invaso nella
stessa circostanza da fango e acqua (anche qui si sono
registrati due feriti lievi) e un altro immobile sgomberato di
recente che si trova al civico 9 di via Solimene, alle spalle di
via Morghen 63, la strada sulla quale due giorni fa si è aperta
la voragine. Complessivamente sono circa una sessantina le
persone che sono state costrette ad abbandonare la propria
abitazione. Una decina di queste si è recata nella sede della
municipalità per protestare e chiedere una adeguata collocazione
e un sostegno. La maggior parte si è temporaneamente appoggiata
da parenti e amici.
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