Saranno 41 le Province che andranno
al voto tutte insieme in una unica giornata il 29 settembre
prossimo, con elezioni di secondo livello, ma il numero potrebbe
aumentare a seguito degli esiti della prossima tornata
elettorale amministrativa. A stabilirlo è l'emendamento al DL
Elezioni, richiesto da UPI, approvato ieri dalla Commissione
Affari Costituzionali del Senato. "Ringraziamo i Senatori per
avere ascoltato la nostra richiesta - dichiara il Presidente di
UPI Michele de Pascale - che ha l'obiettivo di permettere a
tutte le Province di poter affrontare la prossima tornata
elettorale, che riguarda un gran numero di enti, in maniera
ordinata e riconoscibile su tutto il territorio. L'emendamento
dà attuazione all'accordo che abbiamo siglato in Conferenza
Stato Città con il Ministro per l'Interno, Piantedosi, e il
Ministro per gli Affari regionali, Calderoli che differiva la
scadenza degli organi provinciali in quelle Province in cui
oltre il 50% dei Comuni saranno chiamati al voto in giugno.
Purtroppo, il modello elettorale delle Province, confuso e pieno
di lacune, costringe a continui interventi straordinari e la
disparità di anni di mandato tra Presidente di Provincia - che
resta in carica 4 anni - e consigli provinciali - che invece
durano 2 anni - obbliga a tenere elezioni praticamente ogni
anno. Per questo ci auguriamo che la sensibilità mostrata dal
Senato nell'accogliere questa richiesta si traduca a breve in
una piena presa di responsabilità nel portare a termine quella
riforma che ormai aspetta da dieci anni ".
L' emendamento approvato ieri al DL Elezioni prevede
"l'election day" al 29 settembre 2024 per le Province che
avrebbero dovuto svolgere le elezioni a fine luglio o all'inizio
di agosto, prorogando il mandato dei Presidenti e dei
consiglieri in carica fino al rinnovo degli organi.
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