Sono 114 i detenuti nelle sezioni
AS3 (Alta sicurezza) del carcere di Parma che hanno annunciato,
con una lettera alle principali autorità giudiziarie del Paese,
quattro settimane di sciopero generale pacifico per richiamare
l'attenzione sulle richieste di miglioramento delle condizioni
carcerarie.
Fra i destinatari della missiva anche il garante dei detenuti
della Regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri, che domani,
sabato 24 febbraio, sarà a Parma per visitare le cinque sezioni
per detenuti alta sicurezza e incontrare i firmatari della
lettera di protesta.
"Riceviamo continuamente sollecitazioni e richieste di
intervento da parte dei detenuti e dei loro legali - afferma il
garante Cavalieri - Nonostante tutti gli sforzi organizzativi
messi in campo dalle direzioni delle carceri e dagli operatori
penitenziari, quello che pesa come un macigno è il
sovraffollamento, che mina un sistema oramai allo stremo".
Le richieste, fa sapere il garante, vanno dall'autorizzazione
alle chiamate ai familiari anche nei giorni festivi
all'inserimento dei detenuti nelle sezioni ad alta sicurezza
nelle liste di abilitazione al lavoro, dagli aspiratori nei
bagni alle salette per fumatori, dal miglioramento
dell'assistenza sanitaria alle condizioni delle camere di
pernottamento. Una lista dettagliata (25 punti) di condizioni e
disagi che - secondo i detenuti - "rendono il trattamento
carcerario debilitante, fisicamente e psicologicamente, tanto da
incidere negativamente sulla vita del detenuto e dei suoi
affetti famigliari". I firmatari della lettera annunciano di
"essere disposti ad attuare uno sciopero generale di quattro
settimane, pacifico e non violento, che vede progressivamente la
sospensione della spesa, del vitto giornaliero, dell'assunzione
di cibo e, da ultima, la sospensione di tutte le attività
lavorative e formative".
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