Valorizzare i beni confiscati
presenti in Lombardia e mettere a sistema ogni informazione
utile ad accelerare i processi di destinazione, assegnazione e
utilizzo. Sono gli obiettivi del protocollo d'intesa firmato
oggi in prefettura a Milano, alla presenza, tra gli altri, del
ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e del presidente della
Regione Lombardia Attilio Fontana.
Grazie al protocollo, che ha una valenza triennale, verrà
fornito un supporto agli enti locali, sia per la pubblicazione,
sui rispettivi siti internet, dei dati relativi ai beni
confiscati presenti sul territorio, sia per migliorare il
processo di riutilizzo e gestione e per individuare le risorse
necessarie a co-finanziare la realizzazione degli interventi.
"Viviamo una stagione di forte impegno antimafia, sia sul
fronte della cattura di pericolosi latitanti che su quello del
contrasto agli interessi criminali. È per questo che l'intesa
sottoscritta oggi assume un grande significato, non solo
simbolico" ha commentato Piantedosi.
"Regione Lombardia - ha aggiunto Fontana - vuole allargare
ulteriormente la collaborazione tra gli attori coinvolti nel
processo di valorizzazione dei beni e mette a disposizione il
'Viewer beni confiscati' quale strumento informativo e di
supporto. Quello lombardo - ha detto ancora - è il primo esempio
sul territorio nazionale di un sistema di geolocalizzazione dei
beni confiscati che permette la visualizzazione e la
consultazione della posizione georeferenziata dei beni".
Quello di oggi è un accordo istituzionale "importante per
valorizzare i beni confiscati e per la la condivisione dei dati"
anche per avere "più trasparenza delle informazioni" secondo il
prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. E con cui le parti "si
impegnano a una specifica collaborazione in vari ambiti"
conclude il prefetto ricordando che la Lombardia è al quarto
posto, dopo Sicilia, Campania e Calabria, per numero di beni
confiscati.
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