A Milano i cittadini sono scesi in
piazza per protestate contro la morte del dissidente russo
Alexey Navalny morto detenuto in carcere in Siberia. Sono circa
200 le persone che si sono radunate in piazza Scala nell'ambito
della manifestazione promossa dall'associazione Ponte Atlantico
e dalla Comunità dei Russi liberi a cui hanno aderito diversi
partiti politici. In piazza ci sono esponenti di +Europa, del
Pd, di Fratelli d'Italia, della Lega.
"Navalny è stato assassinato e Putin è il mandante che l'ha
ucciso - ha scandito al microfono Alessandro Litta Modignani,
coordinatore di Ponte Atlantico -. Questo mentre era in carcere
ingiustamente detenuto perché combatteva per portare libertà e
democrazia in Russia. Questo è un momento difficile per tutta la
democrazia. Putin lancia la sua minaccia così a tutta Europa e
saremo chiamati in causa comunque, la morte di Navalny ci chiama
in causa".
In piazza i manifestanti hanno portato cartelli con la
scritta "Putin minaccia tutta l'Europa". La piazza si è poi
illuminata in ricordo di Navalny quando i manifestanti hanno
acceso le luci dei loro telefoni in contemporanea. Alla
manifestazione ha preso parte anche l'ex magistrato Armando
Spataro: "Essere qui in piazza è importante per tutti i
cittadini. Non c'è peggiore complicità che il silenzio", ha
detto.
Intanto i Riformisti di Milano, con i consiglieri Gianmaria
Radice, Giulia Pastorella e Carmine Pacente, hanno presentato
una mozione al Consiglio comunale perché venga intitolata la via
del consolato russo a Navalny.
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