Lumini e fiori, fiori e messaggi.
Nel centro di Napoli, sotto la statua di Dante, nell'omonima
piazza, si raccolgono diversi cittadini per ricordare Alexey
Navalny, il principale dissidente russo morto ieri in
circostanze misteriose. Lui, c'è scritto, su un cartellone che
mostra la sua foto con la moglie è stato "ucciso ma non piegato"
e sotto altre frasi in cirillico. "Gli uomini passano. Le idee
restano. Le loro tensioni morali continuano a camminare sulle
gambe di altri uomini", è la frase di un altro manifesto.
Sulle cause del decesso e sulle responsabilità, chi lascia
messaggi non ha dubbi. 'Navalny killed' e 'Putin killed
Navalny'. E poi una frase del dissidente, "Tutto ciò che serve
per il trionfo del male è l'inerzia delle persone buone".
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