E' una "decisione ineccepibile dal
punto di vista del diritto e del buon senso" quella della
Cassazione che ha respinto la richiesta dei legali di Massimo
Bossetti, condannato in via definitiva per l'omicido della
tredicenne Yara Gambirasio, di nuovi accertamenti sui reperti
del processo. A sostenerlo è uno dei legali della famiglia della
ragazza uccisa, Enrico Pelillo.
La situazione torna quindi quella del 20 novembre dell'anno
scorso quando, a Bergamo, si doveva tenere un'udienza durante la
quale i difensori di Bossetti dovevano prendere visione dei
reperti e invece rinviata in pendenza del ricorso in Cassazione.
Sarà quindi fissata una nuova udienza.
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