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Sanatoria su occupazione beni confiscati a Palermo, polemiche

Sanatoria su occupazione beni confiscati a Palermo, polemiche

Delibera di giunta dovrebbe essere sospesa, pratiche respinte

PALERMO, 16 febbraio 2024, 16:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una delibera della giunta comunale di Palermo, approvata lo scorso 28 dicembre su proposta dell'assessora all'Emergenza abitativa Antonella Tirrito (non erano presenti i componenti dell'esecutivo di Fratelli d'Italia), consente agli occupanti dei beni confiscati di chiedere una sanatoria dietro pagamento dei canoni pregressi, a partire dalla data di occupazione. Ma le prime pratiche presentate dagli interessati sono state respinte dagli uffici perché nel frattempo era arrivata una richiesta di sospensione del provvedimento da parte dell'allora vicesindaco Carolina Varchi, parlamentare di FdI che da poco ha lasciato l'incarico nell'esecutivo cittadino.
    Secondo i tecnici sussisterebbe un conflitto fra norme che vieterebbe l'applicazione della delibera. Il testo equipara gli occupanti dei beni confiscati a quelli degli Erp (Edilizia residenziale pubblica). La sospensione non ha portato alla cancellazione della delibera, che sarebbe tutt'ora in vigore ma non operativa.
    Un servizio andato in onda ieri sera nel corso della trasmissione televisiva "Piazza Pulita" condotta da Corrado Formigli su La7 ha riacceso le polemiche sulla questione. In studio era presente anche l'ex Governatore e segretario della Dc Totò Cuffaro. Il presidente della commissione regionale antimafia Antonello Cracolici ha annunciato l'avvio di una indagine e la convocazione del sindaco di Palermo Roberto Lagalla "perchè offra tutti i chiarimenti necessari".
   

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