Due anni di carcere con pena
sospesa per presunte molestie nei confronti di quattro
studentesse di un istituto tecnico milanese dove insegnava
ginnastica. Si è chiuso così, oggi, in primo grado, il processo
nei confronti di un insegnante di educazione fisica, ai tempi
cinquantenne, accusato di violenza sessuale nei confronti di
otto allieve, il doppio di quelle per cui è stato condannato.
A deciderlo sono stati i giudici della quinta sezione penale
del Tribunale, presieduti da Elisabetta Canevini, che hanno
assolto l'uomo per quattro, riconoscendo il fatto di minore
gravità e le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti.
La vicenda, al centro del dibattimento e dell'indagine della
Procura milanese, risale tra il settembre 2016 e il 2017.
Secondo la ricostruzione, il docente, che era pure osteopata,
avrebbe molestato e rivolto attenzioni pressanti con
apprezzamenti a sfondo sessuale a otto studentesse, ai tempi,
tra i 15 anni e i 18 anni. Per questo era finito indagato e poi
imputato per violenza sessuale pluriaggravata dalla minore età e
dalle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle vittime,
dall'avere commesso alcuni dei fatti contestati dentro la
scuola, e in qualità di incaricato di pubblico servizio. Lui si
è sempre dichiarato innocente. Le motivazioni della sentenza
saranno depositate entro 90 giorni.
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