"Ormai il mio quartiere è caduto in
un clima di terrore e pure io adesso mi rivolgo alle
istituzioni, alla politica locale e nazionale: anche a Barra
serve un 'decreto Caivano'". A lanciare l'appello è Gianni
Forte, l'imprenditore vittima della criminalità che lo scorso
mese ha organizzato una marcia della legalità nel quartiere
Barra di Napoli, iniziativa alla quale hanno partecipato
numerosi esponenti delle istituzioni, quali il sindaco Gaetano
Manfredi, il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli,
associazioni e diversi politici locali.
Tra domenica 4 febbraio e lunedì 5 febbraio l'imprenditore è
stato nuovamente vittima del crimine: tre episodi inquietanti
che nella periferia est di Napoli hanno riguardato tutti sue
attività.
Quattro persone, incappucciate, in sella a due scooter, hanno
bloccato il traffico per attirare l'attenzione dei presenti e
due di queste si sono messe davanti all'ingresso del suo centro
scommesse Eurobet in via Alberto Marghieri a Barra.
La replica il giorno dopo, nello stesso centro scommesse, dove
un uomo ha tentato una rapina e, non riuscendovi solo grazie
alla prontezza del dipendente, ha cercato di mettere a segno il
colpo in un altro centro Eurobet tra Barra e Ponticelli, in via
Volpicella, anche questo di proprietà di Forte. Per tutti gli
episodi subìti l'imprenditore ha presentato una denuncia e
adesso sono in corso indagini da parte della polizia che sta
passando al setaccio le immagini delle telecamere di
videosorveglianza.
"Anche a Barra bisogna alzare l'asticella della legalità. Non
lasciateci soli", dice preoccupato Gianni Forte.
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