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Tre raid contro imprenditore che organizzò marcia per legalità

Tre raid contro imprenditore che organizzò marcia per legalità

"A Napoli serve un 'decreto Caivano' anche per quartiere Barra"

ROMA, 07 febbraio 2024, 18:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ormai il mio quartiere è caduto in un clima di terrore e pure io adesso mi rivolgo alle istituzioni, alla politica locale e nazionale: anche a Barra serve un 'decreto Caivano'". A lanciare l'appello è Gianni Forte, l'imprenditore vittima della criminalità che lo scorso mese ha organizzato una marcia della legalità nel quartiere Barra di Napoli, iniziativa alla quale hanno partecipato numerosi esponenti delle istituzioni, quali il sindaco Gaetano Manfredi, il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, associazioni e diversi politici locali.
    Tra domenica 4 febbraio e lunedì 5 febbraio l'imprenditore è stato nuovamente vittima del crimine: tre episodi inquietanti che nella periferia est di Napoli hanno riguardato tutti sue attività.
    Quattro persone, incappucciate, in sella a due scooter, hanno bloccato il traffico per attirare l'attenzione dei presenti e due di queste si sono messe davanti all'ingresso del suo centro scommesse Eurobet in via Alberto Marghieri a Barra.
    La replica il giorno dopo, nello stesso centro scommesse, dove un uomo ha tentato una rapina e, non riuscendovi solo grazie alla prontezza del dipendente, ha cercato di mettere a segno il colpo in un altro centro Eurobet tra Barra e Ponticelli, in via Volpicella, anche questo di proprietà di Forte. Per tutti gli episodi subìti l'imprenditore ha presentato una denuncia e adesso sono in corso indagini da parte della polizia che sta passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza.
    "Anche a Barra bisogna alzare l'asticella della legalità. Non lasciateci soli", dice preoccupato Gianni Forte.
   

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