In attesa di essere interrogati
dalla Procura dei minori, restano in una comunità di recupero i
due minorenni di 15 e 17 anni scomparsi per nove giorni a Olbia
e ritrovati sabato 3 febbraio dalle forze dell'ordine.
La Procura dei minorenni di Sassari ha confermato la misura
cautelare per i due che sono accusati di tentata rapina a un
esercizio commerciale nel centro gallurese. Proprio per questo i
due ragazzi si sarebbero dati alla fuga nascondendosi per nove
giorni. Gli inquirenti proseguono le indagini per chiarire tutti
gli aspetti della vicenda e sono alla ricerca di chi potrebbe
avere aiutato i due a nascondersi.
L'operato delle forze dell'ordine è stato illustrato in una
conferenza stampa in questura a Sassari e alla quale hanno
partecipato il dirigente del Commissariato di Olbia, Raffaele
Bracale, e il suo vice, Luca Nania, il dirigente della Squadra
mobile di Sassari, Michele Mecca, la procuratrice per i
Minorenni di Sassari, Luisella Fenu, e la sostituta procuratrice
di Tempio Pausania, Laura Bassani.
"La nostra prima preoccupazione è sempre stata quella di
ritrovare i due ragazzi sani e salvi, il reato di cui sono
accusati, durante la fase delle ricerche, è sempre stato un
elemento marginale - ha detto Fenu - nessuno ha mai cercato di
incastrare nessuno. I giovani vanno aiutati e seguiti in un
percorso educativo, familiare e scolastico, questo è sempre la
nostra preoccupazione primaria e in questo senso rivolgo un
appello a tutte le istituzioni".
I due ragazzi sono stati rintracciati e fermati nella zona
della chiesa campestre di Santa Lucia ma non erano nascosti lì:
"La nostra attività di ricerca ha fatto pressione sui ragazzi
che si sono spostati nell'area di Santa Lucia, che stavamo
presidiando da alcuni giorni - ha precisato Bracale - Li abbiamo
portati in commissariato, apparivano denutriti, li abbiamo
rifocillati e gli abbiamo dato degli abiti puliti. Hanno
incontrato i genitori e poi abbiamo dato esecuzione ai
provvedimenti della Procura".
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