La sepoltura di Vittorio Emanuele
di Savoia avverrà il 10 febbraio alle 15 nella basilica di
Superga, sulla collina di Torino, santuario opera di Filippo
Juvarra, concluso nel 1731 e progettato su commissione di
Vittorio Amedeo II, per un voto fatto alla Madonna delle Grazie
nel 1706, durante l'assedio dei Franco-Spagnoli in Piemonte. La
basilica solo dal 1778 vede realizzata la cripta contenente le
tombe dei reali di Casa Savoia. Le spoglie di Vittorio Emanuele
di Savoia arriveranno nei giorni precedenti nella chiesa di
Sant'Uberto alla Reggia di Venaria Reale (Torino), altro
capolavoro barocco di Juvarra, commissionato sempre da Vittorio
Amedeo II terminato nel 1729.
Al momento non è noto se la chiesa della Reggia di Venaria o
la basilica di Superga ospiteranno una funzione religiosa, per
la quale Casa Savoia dovrà informare formalmente dell'intenzione
l'Arcidiocesi di Torino. Per la sepoltura invece la competenza è
del Demanio, cui compete la basilica stessa. La sua gestione
ordinaria è passata ad agosto del 2021 al Sermig, il Servizio
missionario giovani di Ernesto Olivero.
La cripta di Superga fu voluta da Vittorio Amedeo III, che
diede forma a un desiderio del nonno, Vittorio Amedeo II, di
avere un mausoleo per i defunti dei Savoia. Il progetto fu
affidato all'architetto Francesco Martinez, nipote di Juvarra.
Al suo interno riposano i reali di Casa Savoia fino a Carlo
Aberto. Le spoglie di Vittorio Emanuele ora arriveranno nello
stesso luogo, non è ancora certo se dopo una cremazione.
Vittorio Emanuele è figlio di Umberto II, re per un mese
soltanto prima dell'esilio sancito con il referendum del 2
giugno 1946, dopo che a inizio maggio abdicò in suo favore
Vittorio Emanuele III.
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