L'87% degli alunni con disabilità
partecipa alle uscite didattiche brevi (senza pernottamento)
organizzate dalla scuola, quota che scende all'81% nelle scuole
secondarie di secondo grado, mentre raggiunge il valore massimo
nella scuola primaria attestandosi al 92%. Quando le gite di
istruzione prevedono il pernottamento la partecipazione diventa
molto meno frequente (32%), in questo caso sono soprattutto gli
alunni del primo ciclo a rimanerne esclusi, i livelli di
partecipazione scendono infatti nella scuola primaria
attestandosi al 23%
e si riducono ulteriormente nella scuola dell'infanzia con solo
il 6% di partecipanti.
E' quanto emerge dal rapporto Istat sull'inclusione
scolastica degli alunni con disabilità. L'analisi territoriale
evidenzia livelli di partecipazioni molto più bassi nelle
regioni del Mezzogiorno dove alle uscite didattiche brevi
partecipa l'82% degli studenti, mentre nelle gite con
pernottamento solo il 21%.
Il motivo di rinuncia più frequente è legato proprio alla
condizione di disabilità (19% degli alunni), anche laddove
l'uscita non preveda un pernottamento e comporti, quindi, una
minore complessità organizzativa (31% degli alunni).
Se si considerano le attività extra-didattiche organizzate nel
corso dell'orario scolastico - laboratori artistici, scacchi,
teatro ecc.- vi partecipano meno della metà degli alunni con
disabilità (48%), con minime variazioni
territoriali. I livelli più bassi di partecipazione si
registrano nella scuola secondaria di secondo grado (42%),
mentre aumentano nelle scuole primarie (56%).
Invece la partecipazione all'attività motoria risulta molto
diffusa (92% degli alunni con disabilità), non si evidenziano
differenze rilevanti né tra gli ordini né sul territorio.
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