Dopo l'assalto armato di due
giorni fa ai tre portavalori in provincia di Sassari, con
quattro vigilantes feriti e un bottino di 4 milioni di euro, gli
agenti privati alzano la voce: "Sono oltre sessantamila le
guardie giurate in Italia non protette a sufficienza. È un
mattatoio, per quanto ci riguarda è arrivato il momento delle
mobilitazioni", dice il segretario nazionale del comparto
vigilanza privata della Fesica Confsal, Lorenzo Tramaglino.
"Nei furgoni portavalori ci sono anche 5-6 milioni di euro
alla volta e nessuna auto di scorta della polizia affiancata. Il
mezzo portavalori è catalogato come mezzo civile, quindi non può
neanche infrangere il codice della strada in caso di situazioni
limite", denuncia Tramaglino. "Questo 'far west' è destinato a
procrastinarsi poiché le tecniche d'assalto diventano sempre più
militari e pericolose e in tragedia può finire non solo la
guardia giurata, ma anche chi in quel momento si trova nei
dintorni".
Le guardie giurate si sentono abbandonate al proprio destino:
"È un problema che riguarda tutti, ma lo Stato spesso se ne
dimentica, oppure si limita a stigmatizzare la questione,
lasciando la guardia giurata nel grande mattatoio degli assalti
per mille euro al mese", conclude il segretario Fesica Confsal.
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