Una cicogna nera ferita da arma da
fuoco è stata recuperata nel tardo pomeriggio di martedì 30
gennaio, ad un giorno dalla chiusura della stagione venatoria,
in provincia di Caserta. Si tratta di un esemplare immaturo al
suo primo inverno, munito di un localizzatore Gps sul dorso e di
due anelli di riconoscimento alla zampa recanti l'indicazione
del Paese di inanellamento, la Polonia.
Due abitanti del luogo sono stati i primi ad avvistare
l'animale in difficoltà e ad allertare le guardie giurate
venatorie e zoofile del Wwf, nucleo provinciale di Caserta, che
sono giunte sul posto, hanno recuperato l'animale in difficoltà
e lo hanno trasferito a Napoli per le dovute cure. Gli
approfondimenti diagnostici hanno confermato che l'animale,
impossibile da confondere con specie cacciabili, è stato vittima
di un atto di bracconaggio. La cicogna ora è in cura dai medici
veterinari del Cras, il Centro recupero animali selvatici.
"E' sconfortante - dicono gli operatori del Wwf - pensare che
questo splendido animale dopo avere percorso migliaia di
chilometri ed avere scelto il nostro territorio per trascorrere
l'inverno, sia stato accolto dal piombo delle doppiette.
Purtroppo è solo l'ennesimo atto di criminalità contro una
specie rara e protetta e si aggiunge alle centinaia di animali
che in Italia rimangono vittime dei fucili dei cacciatori di
frodo durante la stagione venatoria".
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