Il bilancio al 31 dicembre 2022 e
relazione semestrale al 30 giugno 2023 "non risultano
correttamente" predisposti e "gli assetti organizzativi,
contabili e amministrativi appaiono inadeguati". Sono alcuni
passaggi della relazione ispettiva disposta dal Tribunale civile
di Milano nella causa promossa da alcuni piccoli soci di
Visibilia editore, una delle società del gruppo fondato dalla
ministra Santanchè, che ora è in composizione negoziata della
crisi. Nella relazione, depositata ieri, è stata messa in dubbio
anche la "continuità" aziendale della società da cui la
senatrice ha dismesso la carica di presidente nel gennaio 2022.
"Il vincolo di destinazione sugli immobili della dott.ssa
Garnero Santanchè, piuttosto che costituire una garanzia per
Visibilia Editrice, in realtà l'ha ridotta" scrive la
commercialista Daniela Maria Ausilia Ortelli nella sua relazione
ispettiva su Visibilia Editore, depositata dopo quasi 4 mesi di
lavoro e disposta dal Tribunale civile di Milano nella causa
promossa da un gruppo di soci di minoranza, capeggiati da
Giuseppe Zeno e assistiti dall'avvocato Antonio Piantadosi.
Nelle 26 pagine del documento, che passa in rassegna anche i
debiti infragruppo della galassia Visibilia, di cui la ministra
Santanchè era presidente fino al gennaio 2022, si parla anche
"dell'accollo" dei debiti da parte della senatrice di Fdi, la
quale, come era già emerso, ha messo come garanzia la sua casa
milanese del valore di quasi 6 milioni di euro.
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