Dichiarando una falsa assunzione
come braccianti agricoli, 1.228 persone sarebbero riuscite a
truffare l'Inps per oltre sette milioni di euro, ottenendo
illegittimamente indennità a sostegno del reddito
(disoccupazione agricola, malattia, maternità). Lo ha scoperto
la Guardia di finanza di Porto Cesareo, in provincia di Lecce,
che ha arrestato e posto ai domiciliari, su disposizione del
gip, un imprenditore agricolo di Copertino accusato di concorso
in truffa ai danni dello Stato. Con la stessa accusa sono stati
denunciati i 1.228 falsi braccianti. Per le stese ipotesi di
reato sono indagati un consulente del lavoro e un coadiutore
aziendale. Inoltre una cittadina colombiana residente in Italia
è indagata per il riciclaggio di ingenti somme di denaro di
possibile provenienza delittuosa, trasferite su un conto
corrente radicato in Spagna.
L'inchiesta, che tra origine dall'esecuzione di una verifica
fiscale, ha consentito di individuare il raggiro tra il 2021 ed
il 2023, grazie anche al contributo fornito dalla direzione
provinciale dell'Inps di Lecce. Su segnalazione delle fiamme
gialle salentine, l'ente previdenziale ha proceduto al blocco
del pagamento della somma, non ancora riscossa, di 800mila euro,
corrispondente al valore della tentata truffa ipotizzata,
successivamente sottoposta a sequestro preventivo.
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