Attivisti vestiti con tute bianche
e mascherine, hanno "occupato" stamani un distributore di
carburanti dell'Eni alla rotatoria autostradale di Villabona
(Venezia), per protestare contro il progetto di un
termovalorizzatore a Porto Marghera.
Manifesti sono stati appesi e sono stati distribuiti
volantini agli automobilisti dissuadendoli dal fare
rifornimento. L'azione si è svolta senza tensioni e al termine i
dimostranti hanno appeso uno striscione alla copertura della
stazione, con la scritta "Boicotta Eni, boicotta chi ci avvelena
- No Inceneritore".
"È molto importante - sostengono i promotori della protesta -
far vedere che siamo in tanti ad essere ostili a Eni, che con
questo inceneritore vorrebbe smaltire 190.000 tonnellate di
fanghi inquinati a due passi dalle nostre case, accaparrandosi
un affare da almeno 32 milioni di euro all'anno a discapito
della salute di centinaia di migliaia di persone e
dell'ambiente".
Una assemblea popolare sul tema è stata convocata per il 22
febbraio a Marghera.
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