"La pronuncia del giudice potrà
essere errata e riformata nelle sedi giurisdizionali competenti,
ma è fermo il principio che il magistrato non può mai essere
sanzionato soltanto per aver svolto una normale attività
interpretativa". Lo ha detto il presidente della Corte d'Appello
di Milano Giuseppe Ondei, che nel discorso per l'inaugurazione
dell'Anno giudiziario ha ritenuto "necessario fare riferimento",
senza "voler entrare nel merito", alla decisione del ministro
della Giustizia Nordio di sottoporre a "procedimento
disciplinare" tre giudici d'appello per aver concesso i
domiciliari al russo Artem Uss, evaso il 22 marzo scorso.
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