I vigili del fuoco sono al lavoro
da ieri anche con due elicotteri in Valle di Susa, nel Torinese,
per spegnere l'ennesimo incendio di questa stagione tra i
boschi. Stavolta il rogo riguarda una borgata di Condove,
Pratobotrile, a poco più di un migliaio di metri di altitudine.
Nello stesso comune esattamente un mese prima un altro vasto
incendio in altre borgate, non distanti dall'abitato, aveva
mandato in fumo un'altra parte di montagna. Non si tratta di
episodi inconsueti, ma ricorrenti negli anni nei boschi del
Piemonte e in Valle di Susa in particolare. Una vallata in cui
le aree colpite sono negli anni in molti caso le stesse o vicine
tra loro. I vigili del fuoco chiedono ormai costantemente anche
ai residenti nei periodi di maggiore siccità, non solo estiva,
di segnalare tempestivamente ogni focolaio, soprattutto quando
all'assenza di precipitazioni si aggiunge il vento. Il sospetto
dell'origine dolosa è spesso evidente, ma con presunti piromani
difficili da sorprendere, come sottolineato anche da alcuni
amministratori locali.
Il clima asciutto e il vento, oltre alla conformazione
impervia di quest'area, anche nel rogo divampato da ieri stanno
rendendo più difficili gli interventi di spegnimento, con zone
che richiedono anche 45 minuti di cammino per essere raggiunte.
A fine dicembre del 2023 oltre che a Condove erano partiti
incendi a Porte, vicino a Pinerolo, a Montecrestese (Vco), a
Prarostino, nel Pinerolese, e a Pessinetto, nella Valle di
Lanzo, dove le fiamme hanno minacciato alcune case, evacuate, e
dove era stato necessario anche l'intervento di due aerei
Canadair. In due notti, con un vento eccezionale che aveva fatto
registrare raffiche oltre i 200 chilometri orari, gli interventi
dei vigili del fuoco erano stati circa quattrocento.
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