È stata eseguita negli Emirati
Arabi Uniti una delle cinque misure cautelari spiccate dal
tribunale di Foggia nell'ambito di una maxi inchiesta condotta
dalla guardia di finanza e dall'ufficio di Torino della procura
Europea su una frode all'Iva di circa 40 milioni di euro.
L'operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione
della polizia di Dubai.
I destinatari dei provvedimenti sono originari dell'
hinterland foggiano e imparentati fra loro. Per due è stato
ordinato il carcere, per altri due gli arresti domiciliari; per
il quinto si tratta di un obbligo di dimora.
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