E' cominciato oggi pomeriggio
davanti al Tribunale di Marsala, presieduto da Vito Marcello
Saladino, il processo al medico di Campobello di Mazara Alfonso
Tumbarello, imputato per concorso esterno in associazione
mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi
certificati per consentire all'allora boss latitante Matteo
Messina Denaro di potersi curare sotto il falso nome di "Andrea
Bonafede".
A rappresentare l'accusa è il pm della Dda Gianluca De Leo,
mentre a difendere Tumbarello sono gli avvocati Gioacchino
Sbacchi e Giuseppe Pantaleo. Ad inizio udienza, hanno ribadito
la richiesta di costituzione di parte civile l'Ordine dei medici
della provincia di Trapani, alcune associazioni antimafia, i
comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano. E' la prima
volta che l'Ordine dei medici di Trapani si costituisce contro
un proprio iscritto. La difesa, come già fatto, senza successo,
nell'udienza preliminare, si è opposta a quasi tutte le
richieste di costituzione di parte civile, tranne che per il
comune di Campobello di Mazara. Sull'eccezione difensiva il
Tribunale di Marsala deciderà il 12 febbraio.
Tumbarello, presente in aula, è stato arrestato lo scorso 7
febbraio con l'accusa di avere avuto un ruolo determinante nella
latitanza di Messina Denaro. "Le cure assicurate personalmente
da Tumbarello - ha scritto il gup Montalto nell'ordinanza con
cui, in febbraio, dispose la custodia cautelare - hanno
garantito a Messina Denaro non solo le prestazioni sanitarie
necessarie per le gravi patologie sofferte, ma soprattutto per
quel che qui rileva, la riservatezza sulla sua reale identità, e
dunque continuare a sottrarsi alle ricerche, restare a
Campobello di Mazara, e gestire l'associazione mafiosa".
Tumbarello si sarebbe occupato delle prescrizioni per la cura
del cancro di Messina Denaro, intestate però al prestanome
dell'identità al boss, il geometra Andrea Bonafede, nato nel
1963 e omonimo di un cugino nato nel 1968 e anche lui arrestato.
Secondo l'accusa, il medico avrebbe visitato personalmente
Matteo Messina Denaro e sarebbe stato consapevole della sua
identità.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA