Un giro di vite contro gli hacker è
contenuto in una bozza del disegno di legge sulla cybersicurezza
domani all'esame del Consiglio dei ministri. Le pene per i
pubblici ufficiali o gli addetti a pubblico servizio che
accedono abusivamente ad un sistema informatico, attualmente da
1 a 5 anni di reclusione, passano a 2-10 anni. Stretta anche per
chi detiene o fornisce programmi per danneggiare sistemi
informatici: fino a 2 anni di reclusione e multa da 10.329 euro.
Previsto inoltre che le Pubbliche amministrazioni centrali,
le Regioni, i Comuni, Asl e aziende del trasporto pubblico
locale devono notificare entro 24 ore al massimo da quando ne
sono venuti a conoscenza gli incidenti informatici
subiti dai loro sistemi. Nel caso di ritardi, l'Agenzia per la
cybersicurezza nazionale potrà inviare ispezioni e, se
l'inosservanza si ripete, applicare una multa da 25mila a
125mila euro. Sanzioni anche per le Pa che non si adeguano alle
indicazioni dell'Agenzia su vulnerabilità a cui sono esposte.
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