"Io temo sempre di essere quella
nonna noiosa, che sono, vorrei però nel pessimismo che mi
pervade e non mi dà questa grande speranza, poterne coltivare
almeno una, cioè che i giovani di oggi siano capaci di fare la
scelta". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel corso
della presentazione delle iniziative che si terranno a Milano in
vista del Giorno della Memoria, che si tiene il 27 gennaio per
ricordare le vittime del nazifascismo. La senatrice, testimone
instancabile degli orrori dell'Olocausto, ha parlato nel suo
discorso di chi ai tempi del fascismo aveva fatto la scelta di
non essere indifferente a quanto stava accadendo.
"Per 30 anni sono andata nelle scuole a parlare e ho sempre
consigliato ai miei nipoti ideali, questi ragazzi meravigliosi,
di staccarsi da quell'amore verso quel telefonino idiota - ha
aggiunto -, che li porta verso mondi lontani e sconosciuti che
non sono per loro ma sono contro di loro. Per fare la scelta,
perché la scelta é di ogni minuto, é scegliere quale libro
leggere e leggere, perché la cultura é così importante".
"Come rivolgersi ai propri genitori, qualcuno oggi li chiama
per nome e non li chiama più mamma e papà - ha concluso -. Gli
toglie quel ruolo biblico".
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