Il Papa ringrazia i
vaticanisti per la "delicatezza" con la quale trattano il tema
degli scandali. "Vorrei aggiungere la delicatezza che tante
volte avete nel parlare degli scandali nella Chiesa: ce ne sono
e tante volte ho visto in voi una delicatezza grande, un
rispetto, un silenzio quasi, dico io, 'vergognoso'", ha detto il
Papa riferendosi al pudore nel trattamento di queste notizie.
"Grazie di questo atteggiamento", ha sottolineato il Pontefice
rivolto ai vaticanisti dell'Aigav.
L'udienza si è svolta in un clima molto cordiale. "Scusate,
mi hanno detto che vi ho fatto fare una levataccia", ha
scherzato, perché l'udienza all'associazione dei giornalisti
accreditati in Vaticano, è stata la prima della giornata, alle
8, e per consentire tutti i controlli necessari per l'accesso al
Palazzo apostolico l'appuntamento era alle 6.45.
"Vi do il benvenuto, anche se qua siete di casa! Sono
contento di incontrarvi: è per me un'occasione per ringraziare
voi, che siete un po' i miei compagni di viaggio, per il lavoro
che svolgete informando lettori, ascoltatori e spettatori
sull'attività della Santa Sede. Giornalisti, operatori,
fotografi, producers: siete una comunità unita da una missione.
Conosco la vostra passione, il vostro amore per ciò che
raccontate, la vostra fatica", ha detto il Pontefice ai
giornalisti.
Infine ha sottolineato che il mestiere del giornalista è "una
vocazione", come quello del medico. "Il giornalista sceglie di
toccare con mano le ferite della società e del mondo".
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