Rivolta nel carcere di Marassi ieri
dopo l'arresto di un ex detenuto di 19 anni che aveva lanciato
dall'esterno un pacco con droga e cellulari. Nelle celle,
secondo quanto denunciato dal segretario regionale della Uila
Polizia Penitenziaria Fabio Pagani, sono stati appiccati diversi
incendi e il piano terra è stato evacuato. Gli agenti della
penitenziaria hanno individuato subito il "lanciatore" e lo
hanno arrestato. E subito dopo è partita la protesta dei
detenuti: alcuni si sarebbero anche barricati in cella mentre
altri si sarebbero cosparsi di olio e avrebbero incendiato
alcuni oggetti. Due poliziotti sono rimasti feriti.
"Questi accadimenti - sottolinea Pagani - sono palesemente
la sintomatologia di un sistema patologico che va celermente
curato e sanato. Marassi sta subendo un involuzione in pejus.
Di fronte a questo quadro - continua il sindacalista - il
governo Meloni prenda compiutamente atto della strisciante
emergenza, fatta anche di sovrappopolamento detentivo, con circa
il 130 per cento di presenze in più rispetto ai posti
effettivamente disponibili, ma con punte di oltre il 200 per
cento, e di penuria di operatori, alla sola Polizia
penitenziaria servirebbero rinforzi per almeno 18mila unità, e
vari un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni
straordinarie, con procedure accelerate, e il deflazionamento
della densità detentiva pure attraverso una gestione
esclusivamente sanitaria dei detenuti malati di mente e percorsi
alternativi per i tossicodipendenti".
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