Cinque giovani di età compresa
tra i 22 e i 26 anni sono stati arrestati dai carabinieri a
Molfetta, in provincia di Bari, perché considerati gli autori di
quanto avvenuto in città nella notte dello scorso Capodanno
quando, in piazza Vittorio Emanuele, un gruppo di ragazzi
ribaltò un'auto sistemando nel vano motore alcuni petardi.
L'esplosione creò disagi nella piazza, anche a causa dell'olio
fuoriuscito dal motore.
Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinate dalla
Procura di Trani, gli indagati "approfittando dei
festeggiamenti" avrebbero seminato "il panico tra le vie
cittadine, capovolgendo e vandalizzando anche un'autovettura in
sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni
artigianali nel tentativo di incendiarla". Azioni riprese
tramite cellulare e diventate virali, che hanno creato "momenti
di grande tensione durante i quali l'euforia per i
festeggiamenti ha lasciato il passo ad azioni criminali
incontrollate" da parte di chi "senza alcuna remora, aveva anche
ripreso le gesta compiacendosene mentre le divulgava sulle
piattaforme social". L'analisi sia dei video postati sui social
sia dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza
della zona, hanno permesso di identificare i presunti
responsabili che rispondono di pubblica intimidazione con uso di
ordigni e materiale esplodente, reato introdotto dal decreto
Caivano. Quattro sono in carcere, uno ai domiciliari.
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