/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Estorsione alla sorella, Sanjust condannata ad 1 anno e due mesi

Estorsione alla sorella, Sanjust condannata ad 1 anno e due mesi

Ex conduttrice aveva chiesto 15 euro per restituire chiavi auto

ROMA, 16 gennaio 2024, 13:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

È stata condannata ad un anno e due mesi di reclusione Virginia Sanjust di Teulada, al termine di un processo svolto con il rito abbreviato. L'ex annunciatrice Rai, già assolta in Appello per avere danneggiato la casa della nonna 'rea' di non averle dato una piccola somma di denaro e condannata a due mesi nell'ottobre scorso per avere tentato di rubare oggetti in una auto parcheggiata, era accusata di estorsione. La donna venne denunciata dalla sorella nell'ottobre del 2022 perché aveva chiesto a quest'ultima denaro, circa 15 euro, per restituirle le chiavi dell'auto che aveva preso in casa.
    "Mentre c'è da tempo una divisione giudiziale in corso di un patrimonio di consistente entità - commenta Giancarlo Armati, figlio della donna e amministratore di sostegno -. Alcuni dei coeredi, in questo caso la sorella di mia madre, pensano di strumentalizzare la giustizia ottenendo la condanna di mia madre e questo al solo scopo di metterla sotto tutela ed estrometterla da qualsiasi di tipo possibilità di partecipare anche lei a tale divisione. Estromettendola attraverso l'interdizione lei non parteciperebbe in alcun modo mentre oggi con l'amministrazione di sostegno lei partecipa, può e deve dire la sua. I fatti sono talmente puerili che non sono degni di un procedimento giudiziario".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza