L'Ambrogino d'oro ai Ferragnez non
verrà revocato anche dopo la vicenda, le indagini e le polemiche
sui pandori e le uova di Pasqua. Il Consiglio comunale di Milano
ha infatti bocciato, con 21 voti contrari, 8 favorevoli e due
astenuti, l'ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia
che chiedeva di revocare alla coppia la massima onorificenza
assegnata dal Comune ai cittadini che hanno dato lustro alla
città. Chiara Ferragni e Fedez lo hanno ricevuto nel 2020 per il
loro impegno durante il Covid, quando avevano promosso una
raccolta fondi per realizzare una terapia intensiva all'ospedale
San Raffaele.
A dare parere negativo in aula al provvedimento, poi bocciato,
è stato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Nessuno di noi sa
quello che è successo veramente alla pizzaiola del Lodigiano ma
dobbiamo abituarci tutti a far sì che la magistratura faccia il
suo corso - ha riflettuto Sala in riferimento alla gogna
mediatica -. Chiara Ferragni, per quello che la conosciamo ha
una solidità tale da poter reagire anche a qualcosa che le si
scaraventa addosso, ma non lo sappiamo. Quindi credo che
attendere che la magistratura faccia il suo corso in modo
compiuto sia utile". E sull'assegnazione degli Ambrogini il
sindaco ha ribadito l'invito all'aula, "a lavorare e a
ripensare il regolamento, perché così allora noi dovremmo essere
in grado di poter dire che queste fattispecie un po' più
specifiche portano alla revoca".
"Io sono e siamo contrari alla revoca a Ferragni e spero che
anche questo caso dia l'impulso a una riflessione sugli
Ambrogini che sono una cosa importante per la città - ha
concluso -. Le onorificenze dovrebbero essere assegnati a
persone che si distinguono veramente e che non hanno diritto ad
altri riconoscimenti. Mentre spesso lo diamo a persone che dalla
città hanno già molto".
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