La Guardia di Finanza di Taranto
ha eseguito 29 ordinanze di custodia cautelare, 26 in carcere e
tre ai domiciliari, firmate dal gip del tribunale di Lecce
Angelo Zizzari su richiesta del pm Milto Stefano De Nozza della
Dda, con accuse che variano dall'associazione di stampo mafioso
al traffico di sostanze stupefacenti e al voto di scambio. Al
centro dell'inchiesta, che coinvolge complessivamente 60
persone, un presunto clan operante nel comune di Statte.
Tra le persone finite in carcere il sindaco di Statte
Francesco Andrioli e gli assessori Ivan Orlando e Marianna
Simeone, accusati di scambio elettorale politico mafioso
aggravato, che avrebbero accettato la promessa di Davide Sudoso,
considerato promotore del gruppo criminale, e Giulio Modeo
(figlio di Antonio, detto il "Messicano", uno dei principali
protagonisti della mala tarantina anni '80) di procurare i voti
(in occasione delle amministrative dell'ottobre 2021) in cambio
di denaro, buoni pasto e favori al clan.
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