"Ancora una volta, il nostro è un
richiamo al rispetto. Rispetto di Alice, ancora privata, oltre
che della vita, di un degno funerale, rispetto della sacralità
del processo. Questo lo affermiamo, e ne siamo convinti,
nell'interesse di tutti". Si conclude così una nota dei
difensori della madre e del fratello di Alice Neri, avvocati
Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, in relazione ad alcuni
articoli apparsi nei giorni scorsi sul femminicidio della 32enne
trovata carbonizzata a novembre 2022 nelle campagne di
Concordia, nella Bassa modenese: il 7 febbraio prenderà il via
il processo a carico di Mohamed Gaaloul, trentenne tunisino,
unico imputato.
"Lo schema solito, seguito dalla ormai consolidata e
incomprensibile posizione strategica comune della difesa
dell'imputato e di quella del marito di Alice, ha comportato
l'uscita di notizie e informazioni tecniche in prossimità
dell'udienza, prima ad opera di una e poi, in sintonia,
dell'altra difesa", dicono Zaccaria e Pellegrini. "Non vogliamo
entrare nel merito del perché ciò stia accadendo (spetterà ai
giudici), ma sul come e quando. Il dibattimento penale è il
momento più importante, oseremmo dire sacro, del procedimento.
E' il momento in cui, in contraddittorio, si forma la prova e si
giunge alla verità processuale. Articoli come quelli apparsi nei
giorni scorsi, in prossimità dell'inizio del processo ad opera
di consulenti ed altri importanti attori, di parte, che saranno
ancora domani soggetti attivi nel processo, inducono a
riflessioni serie. Riflessioni a tutela di un processo giusto a
favore di tutte le parti e depurato da possibili suggestioni",
aggiungono.
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