"Ce l'abbiamo messa tutta": Ivano
Ghidoni, vigile del fuoco di stanza al distaccamento di via
Sardegna a Milano, racconta all'ANSA in questo modo come con la
compagna anestesista rianimatrice ha estratto e soccorso tre
persone finite con l'auto nelle acque gelide del lago di Como
dopo un volo di decine di metri.
"Eravamo andati fuori con la famiglia perché è il compleanno
di mia suocera. Dopo aver mangiato lì vicino abbiamo visitato
l'abbazia di Piona e quando stavamo andando via abbiamo sentito
un rumore come di un masso che cadeva e poi un tonfo fortissimo"
spiega. Non era un masso ma il minisuv che era precipitato in
acqua. "La gente ha iniziato a urlare dal parcheggio. Io ho
chiamato il 112 e ho avvisato che stavo per intervenire". La
zona era impervia, l'auto si era ribaltata ed era finita quasi
completamente sott'acqua con fuori solo le ruote e il pianale.
"Quando sono arrivato c'ero solo io. Ho pensato che ci fosse
dentro qualcuno e ho cercato di aprire le portiere". La prima
che si è aperta è quella posteriore. "Sono riuscito a estrarre
la prima persona e a buttarla sul pianale. La mia compagna è una
anestesista rianimatrice e ha iniziato il massaggio. In una
situazione surreale è riuscita a gestire tre pazienti".
Mentre Debora Palmisano ha pensato a rianimare la prima
persona, Ivano - che non è sommozzatore ma ha fatto il corso di
autoprotezione in ambito acquatico e ha il brevetto di
salvamento a nuoto - ha continuato a immergersi per estrarre
tutti. "Non si riusciva a stare sotto molto perché l'acqua era
fredda. Nel frattempo è arrivato un parente delle persone
nell'auto che ha detto che erano tre" spiega. Anche con il suo
aiuto hanno aperto la portiera del guidatore, dove si trovava
una donna di 56 anni bloccata dalla cintura di sicurezza. Un
pescatore ha fornito il coltello per tagliarla e riuscire a
liberarla. Ancora più faticoso estrarre la terza persona che era
incastrata fra i sedili.
"Sono arrivati i soccorsi ma non potevano raggiungere il
punto dov'era la macchina" e quindi i feriti sono stati portati
con la barca a remi del pescatore al pontile più vicino, uno
alla volta. "Spiace che una persona sia deceduta, noi - conclude
- ce l'abbiamo messa tutta".
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