(ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - "La Legge Cartabia? Non è tutta da
buttare, ha anche dei risvolti positivi, tuttavia è una
operazione che farà quadrare le statistiche ma non i diritti dei
cittadini": lo dice il procuratore generale della Repubblica di
napoli, Luigi Riello, nel suo intervento all'inaugurazione dell'
anno giudiziario.
Un vero e proprio grido d'allarme quello rappresentato da
Riello: "Personalmente - ha spiegato - posso anche apprezzarne
alcuni aspetti, ma non ritengo costituisca una conquista di
civiltà rendere perseguibili a querela reati gravi come
addirittura il sequestro di persona e la maggior parte delle
fattispecie di furto aggravato. Lo dobbiamo dire noi che le
'dissuasioni', le intimidazioni a non presentare querela ci sono
già, e saranno sempre di più all'ordine dell'ora, del minuto,
soprattutto nei nostri territori, da parte di protervi e
arroganti criminali?"
"Non è un segnale positivo - la disamina di Riello - il
sostanziale disinteresse dello Stato che finisce con
l'abbracciare una concezione civilistica del diritto penale che
non tiene conto della rottura del 'patto sociale' che si
realizza a mezzo di condotte gravi e violente. Garantire la
tenuta del patto sociale - afferma Riello - è compito delle
istituzioni, altrimenti basterebbe il codice civile: riduciamo
tutto a una richiesta risarcitoria e se la vittima tace, lo
Stato sta a guardare". "La giustizia - ha aggiunto Riello - è
sempre più fucina di sperimentazioni di laboratorio a seconda
delle maggioranze politiche che si alternano". (ANSA).
Pg Napoli, legge 'Cartabia' fa quadrare statische non i diritti
"Sostanziale disinteresse Stato: se vittima tace sta a guardare"
