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Rifiuta la relazione gay della figlia e l'accoltella

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Aggressione omofoba a Salerno. Il padre: "Voglio fare 30 anni di carcere, volete morire insieme?"

ROMA, 12 agosto 2022, 16:34

Redazione ANSA

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Carabinieri (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Carabinieri (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Carabinieri (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha accoltellato la figlia e la compagna della ragazza perché rifiutava la loro relazione. L'aggressione omofoba è avvenuta il 6 agosto a Salerno ed è stata denunciata dalle due giovani ai Carabinieri di Crotone. "Mio padre ci ha detto 'Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? E' arrivato il momento' e poi ci ha colpito -racconta una delle due ragazze- Mia madre ha assistito all'aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo". La vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che parla di "storia folle e agghiacciante". La vicenda ha avuto inizio quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata teatro dell'aggressione.

"Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza -raconta Immacolata- Lui ad oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto". Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell'ospedale di Crotone per farsi medicare; sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 


   

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